I progressi nel trattamento di bambini e adolescenti colpiti dal cancro hanno portato a miglioramenti sostanziali nel tasso di sopravvivenza a 5 anni, che si avvicina ormai all’80%. Tuttavia, trattamenti come la chemioterapia e le radiazioni possono avere effetti a lungo termine sulla salute delle ossa, con un potenziale impatto sul raggiungimento del picco di massa ossea, predisponendo all’insorgenza prematura di bassa densità minerale ossea o provocando altri effetti collaterali correlati all’osso, come compromissione della qualità ossea o necrosi avascolare ossea.

Una nuova pubblicazione del Cancer and Bone Working Group della International Osteoporosis Foundation (IOF) rivede le più recenti conoscenze in questo campo di ricerca clinica e fornisce sintetiche raccomandazioni per il follow-up a lungo termine della salute delle ossa nei sopravvissuti al cancro infantile. La pubblicazione ha lo scopo di aiutare i medici a definire gruppi specifici a più alto rischio di complicanze ossee a lungo termine, identificare effetti avversi a lungo termine non riconosciuti e, infine, migliorare la cura del paziente. Comprende un sintetico algoritmo diagnosticoterapeutico che delinea un percorso clinico che può aiutare i medici nella cura a lungo termine dei loro pazienti. La professoressa Maria Luisa Brandi, Presidente della Fondazione FIRMO e membro del BOARD di IOF, come autrice principale dello studio, afferma: “Nei bambini e negli adolescenti trattati per il cancro il raggiungimento del picco di massa ossea, che è un fattore fondamentale per determinare la massa ossea in età adulta, può essere influenzato negativamente. Un’inferiore densità minerale ossea e il deterioramento microarchitetturale dell’osso possono persistere durante l’età adulta, aumentando così il rischio di fratture. Questo è il motivo per cui la salute delle ossa di bambini e adolescenti che hanno affrontato cure per il cancro deve essere attentamente monitorata e i pazienti devono essere informati di eventuali complicazioni tardive delle cure mediche fatte durante l’infanzia”. Oltre ai trattamenti contro il cancro come la chemioterapia, la radioterapia e il trapianto di cellule staminali, i fattori che contribuiscono alla compromissione della massa ossea nei sopravvissuti al cancro infantile sono: – una dieta inadeguata (soprattutto carente di calcio e vitamina D); – trattamenti prolungati con glucocorticoidi;

– alterazioni ormonali che coinvolgono l’ormone della crescita e/o gli ormoni gonadici;

– attività fisica ridotta o assente;

– infiammazione e secrezione alterata di citochine dovute a cellule cancerose.

La pubblicazione indica anche aree in cui persistono notevoli lacune nelle conoscenze e sottolinea la necessità di ulteriori ricerche per chiarire se il miglioramento della salute delle ossa nei sopravvissuti al cancro infantile debba essere trattato diversamente rispetto alla gestione dei disturbi ossei nella popolazione generale. Il professor René Rizzoli, presidente del gruppo di lavoro sul cancro e sulle ossa della IOF, ha aggiunto: “I trattamenti contro il cancro nei giovani hanno un impatto multifattoriale sulla fragilità ossea. L’obiettivo centrale, sia durante il trattamento che una volta in remissione o guarigione, è quello di ridurre l’impatto futuro sulla salute delle ossa dei pazienti quando saranno diventati adulti. Ciò richiede un follow-up a lungo termine, che implichi una transizione efficace dall’assistenza pediatrica a quella per gli adulti, nonché una buona comunicazione tra oncologia pediatrica e medici di base. Come medici dobbiamo lavorare insieme per aiutare a mantenere e proteggere la salute dello scheletro dei nostri giovani pazienti”.

Riferimento:

Bone health in childhood cancer: review of the literature and recommendations for the management of bone health in childhood cancer survivors. G Marcucci, G Beltrami A Tamburini, J J Body C B Confavreux, P Hadji, G Holzer, D Kendler, N Napoli, D D Pierroz, R Rizzoli, M L Brandi on behalf of the International Osteoporosis Foundation Cancer and Bone Working Group. Annals of Oncology, mdz120, https://doi.org/10.1093/annonc/mdz120 https://academic.oup.com/annonc/advance-article/doi/10.1093/annonc/mdz120/5492552

### Informazioni su IOF International Osteoporosis Foundation (IOF) è la più grande organizzazione non governativa del mondo dedicata alla prevenzione, diagnosi e cura dell’osteoporosi e delle relative patologie muscoloscheletriche. I membri della IOF, che include comitati di esperti scientifici e oltre 240 associazioni di pazienti, medici e ricercatori di 99 paesi, collaborano per rendere la prevenzione delle fratture e la mobilità in salute una priorità mondiale. www.iofbonehealth.org www.worldosteoporosisday.org @iofbonehealth

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