Di celiachia si sente spesso parlare: si tratta nello specifico di un disordine autoimmune caratterizzato dall’intolleranza al glutine, ovvero un complesso proteico contenuto all’interno di alimenti composti da grano, segale piuttosto che orzo. Probabilmente la celiachia è al giorno d’oggi uno dei disordini alimentari più comuni, se si pensa che riguarda quasi l’1% di tutta la popolazione mondiale.
Chi soffre di celiachia presenta notevoli problemi a livello dei vili intestinali, cioè dei ripiegamenti della mucosa dell’intestino che solitamente sono deputati all’assorbimento dei nutrienti dei cibi ingeriti. I sintomi di tale disordine sono diarree, anemie, perdite di peso più o meno consistenti, crampi muscolari e deficit nutrizionali in generale. L’unico modo per provare a tenere sotto controllo la celiachia è – come noto – l’adesione ad un regime dietetico privo di glutine.
Anche la celiachia può inficiare sulla salute delle ossa?
Senza dubbio, qualora un disordine da sensibilità al glutine non venga diagnosticato per tempo, può esservi serio rischio di ripercussioni sull’apparato scheletrico. Discorso simile anche per le persone affette da celiachia che non riescono a rispettare con precisione il regime dietetico che è stato loro prescritto.
Il fatto è che malattie come l’osteoporosi non casualmente hanno maggiore prevalenza in pazienti celiaci rispetto alle fette di popolazione con massa ossea nella norma. Fattore aggiuntivo da non trascurare per nulla è relativo all’assoluta asintomaticità del decorrere della malattia nella gran parte dei casi.
Tradotto in altri termini: un disordine da celiachia non adeguatamente curato può dare luogo a danni intestinali che possono a loro volta provocare il malassorbimento di elementi vitali per il mantenimento della massa ossea come calcio e vitamina D in maniera analoga a quanto avviene per alcuni dei disturbi alimentari più comuni. L’esecuzione alla lettera di una dieta priva di glutine volta a risolvere tali problematiche può conseguentemente evitare problemi ossei e fratture.
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