Che l’attività fisica svolga un ruolo importantissimo nel mantenimento della salute del tessuto osseo e nella prevenzione dell’osteoporosi è ormai risaputo. C’è da aggiungere che l’esercizio fisico è fondamentale anche nella riabilitazione da fratture. Salute delle ossa e salute dei muscoli sono fattori assolutamente correlati: gli esercizi volti al rafforzamento muscolare possono aiutare a ricostituire le ossa danneggiate, ma possono anche alleviare uno tra i sintomi peggiori dell’osteoporosi, ovvero il dolore fisico.
In particolar modo il dolore cronico rappresenta un grave problema per coloro che sono affetti da cifosi (l’incurvamento della spina dorsale): si tratta a tutti gli effetti di una conseguenza dell’osteoporosi, riscontrata frequentemente nelle donne anziane. Di solito si definisce tale dolenza come “un sintomo della vecchiaia”, ma in verità la cifosi è quasi sempre causata da fratture alle vertebre, soprattutto nella parte alta della schiena, dovute proprio all’osteoporosi. Infatti quando le vertebre diventano più fragili, non riescono più a sostenere interamente il peso del corpo e iniziano a comprimersi. La compressione provoca a sua volta un incurvamento in avanti della colonna vertebrale, fenomeno spesso volgarmente conosciuto come “gibbo”.
La cifosi porta con sé una serie di conseguenze importanti: riduzione della statura, postura errata, sfasamento del baricentro. Proprio per via di tali modificazioni le persone affette da cifosi rischiano di cadere più facilmente e, quindi, di subire fratture. Addirittura nei casi più gravi l’incurvamento risulta talmente marcato da portare la cassa toracica praticamente a schiacciare il bacino: è proprio in tale posizione del tutto innaturale che si sviluppa il dolore cronico, oltre a problemi respiratori. C’è da aggiungere inoltre che le donne affette da cifosi riscontrano anche grandi difficoltà ad affrontare la vita quotidiana e rischiano di cadere in depressione.
L’esercizio fisico allora può aiutare ad alleviare sia il dolore sia altri sintomi della cifosi: rafforzando la muscolatura della schiena, la spina dorsale può essere almeno in parte bilanciata, portando ad un aumento della mobilità e, più in generale, a un netto miglioramento della qualità della vita del paziente.
Il moto fisico rappresenta quindi una parte importante del regime terapeutico finalizzato a prevenire le fratture, e questo vale tanto più per i pazienti affetti da cifosi che, col passare del tempo, possono subire fratture vertebrali multiple con una certa frequenza.
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