Un esercizio di rieducazione mirato aiuta sensibilmente il soggetto a recuperare al meglio dopo l’infortunio. La Dottoressa Loredana Cavalli, medico fisiatra ci spiega quale allenamento specifico svolgere in caso di frattura al polso e al femore.
“Per quanto riguarda la frattura del polso, dopo la rimozione del gesso o del tutore, su un lettino o su un tavolo, appoggiare le dita rivolte in avanti, estendere le braccia, portare il peso del corpo in avanti e sollevare il palmo. In questo modo si rafforzano estensori e flessori del polso”.
“In relazione alla frattura del femore, già in prima giornata, dopo aver subito l’intervento di protesi, il paziente deve lavorare svolgendo degli esercizi di mobilizzazione passiva o attiva assistita a letto. Gradualmente, il lavoro può iniziare ad essere svolto da proni o in decubito laterale. Una volta terminata la degenza ospedaliera e il soggetto torna a casa, l’allenamento deve continuare con degli esercizi volti a rinforzare tutti i muscoli che regolano i movimenti dell’anca. Ad esempio, flettere le ginocchia, cercando di sedersi, mantenendo le braccia aderenti ad una superficie (es: un tavolo). Importante in questo esercizio è evitare di portare le ginocchia oltre la punta dei piedi al fine di evitare un sovraccarico dell’articolazione del ginocchio”.