È in corso in questi giorni (dal 15 al 17 dicembre) al Palazzo degli Affari di Firenze il XVII Congresso OrtoMed. La Società scientifica OrtoMed, (Società Italiana di Ortopedia, Medicina e delle Malattie Rare dello Scheletro è nata con lo scopo di sostenere l’attività di ricerca scientifica nel settore delle malattie metaboliche dell’osso e dell’osteoartrosi, così come le loro ricadute in campo ortopedico. Unisce oggi centinaia di specialisti operanti in campi diversi (endocrinologi, ortopedici, dentisti, biologi), raccolti intorno all’obiettivo della salute dell’osso.
Ortopedici e gli specialisti di malattie del metabolismo osseo hanno capito che occorre fare squadra, imparando a gestire insieme i pazienti per avere risultati migliori. A questo scopo, ogni anno, nel corso del convegno, è assegnata (tra agli altri premi) la prestigiosa Medaglia Ortomed, attribuita a una figura che si sia distinta proprio in questa visione collaborativa e cooperativa tra vari indirizzi della pratica medica.
Quest’anno la medaglia è stata consegnata dalle mani della Professoressa Maria Luisa Brandi, Direttore esecutivo di OrtoMed, al Professor Paolo Veronesi. Il Professor Veronesi, Direttore di Senologia Chirurgica presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, è una figura nota nel campo della lotta al tumore al seno, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è conosciuto presso il grande pubblico anche per due volumi divulgativi: Il bene delle donne, e La vittoria sul cancro.
Alla consegna della medaglia, il Professor Veronesi ha dichiarato: “Lo scenario in cui opera il chirurgo senologo che si occupa di oncologia negli ultimi tempi è molto cambiato: oggi le pazienti con tumore della mammella guariscono in una percentuale elevatissima e occorre preoccuparsi, oltre che di guarirle, anche che possano riprendere a fare una vita normale. Purtroppo le terapie con inibitori dell’aromatasi, che devono intraprendere per combattere il cancro, portano a conseguenze proprio sul metabolismo dell’osso, indebolendolo. Una volta non eravamo abituati a combattere preventivamente queste conseguenze: si faceva ricorso all’endocrinologo solo quando le ricadute sull’osso erano ormai rilevanti. Con la Professoressa Brandi invece stiamo iniziando un nuovo percorso di collaborazione con il nostro Istituto, basato sulla prevenzione: con lei abbiamo capito che è meglio affidare le pazienti alle cure dell’endocrinologo già preventivamente, all’inizio della terapia, e non quando si sia ormai di fronte a una condizione conclamata di osteoporosi. Questa pratica è molto meglio per le nostre pazienti, e permette di offrire loro la possibilità di avere la migliore qualità di vita possibile, e di tornare a fare tutto quello che facevano prima. Quindi credo che faremo ancora tanta strada insieme con la Professoressa Brandi”.
Il Professor Veronesi è quindi entrato nel novero delle altre personalità, nazionali e internazionali, che dal 2010 hanno ricevuto la medaglia OrtoMed (https://www.ortomed-siom.com/medaglia-ortomed/) vedendo così riconosciuto il proprio importante contributo nel rendere più efficace la lotta contro le malattie metaboliche dell’osso.