Quali sono gli effetti della cannabis sullo scheletro e sul metabolismo osseo Ad oggi non è possibile dare una risposta certa. Un contributo importante per dare un po’ di chiarezza a questo argomento così controverso, potrebbe averlo dato uno studio inglese pubblicato nel 2017 su The American Journal of Medicine. La ricerca ha preso in esame 170 persone che fanno uso quotidiano di droghe leggere, di cui 56 consumatori moderati, 144 consumatori pesanti e 114 che fumano esclusivamente sigarette. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a scansioni ossee e i risultati hanno evidenziato nei fumatori abituali di cannabis una minore densità minerale ossea a livello del bacino e delle vertebre lombari, oltre a una riduzione di massa corporea. I dati emersi sono stati così commentati da uno dei promotori della ricerca, il Prof. Stuart Ralston, del Centro dell’Università di Edimburgo per la Genomica e Medicina Sperimentale “La nostra ricerca ha evidenziato come chi fuma abitualmente spinelli è soggetto ad una rilevante riduzione della densità ossea rispetto ai non utilizzatori”. Aggiunge poi, “Spesso l’uso di cannabis è associato ad un aumento dell’appetito, per questa ragione i ricercatori stessi sono rimasti sorpresi del fatto che i consumatori di marijuana presentavano un indice del peso corporeo più basso nonché una massa corporea inferiore ai non utilizzatori”. I fumatori di cannabis mostravano, inoltre, ridotti livelli di vitamina D ed un tasso di fratture da fragilità incrementato di oltre due volte.