L’osso è un tessuto connettivo rigido dalle caratteristiche quasi uniche: basti pensare che è dotato della stessa forza del ferro, ma che ha anche la leggerezza e la flessibilità del legno. Inoltre l’osso può adattarsi ad ogni esigenza funzionale e può perfino “autoripararsi”. Di base, l’osso è costituito da due parti: la trabecola spongiosa (la parte interna) e l’osso corticale (la parte esterna). Tra i due, è quello trabecolare che dà forza e sostegno nel sopportare i pesi.
Nel corso della nostra vita, l’osso si rinnova sostituendo le parti ‘vecchie’ con quelle ‘nuove’. Quando c’è una porzione danneggiata che può essere rimossa, questa viene sostituita da cellule denominate osteoblastiche costituiscono un nuovo tessuto. C’è però da specificare un particolare importante: la quantità di osso nuovo depositata è sempre lievemente inferiore a quella eliminata nel corso del processo di rimodellamento. In altre parole, ogni qualvolta che avviene un rinnovamento osseo, la massa scheletrica si riduce, seppur di poco, diventando sempre meno consistente nel corso del tempo.
Ecco, negli uomini tale assottigliamento risulta meno grave rispetto alle donne. Questo perché nei soggetti di sesso femminile durante il processo di rinnovamento vengono rimosse intere lamelle di osso provocando una minore efficienza della sua struttura (che possiamo definire ‘a nido d’ape’). Nei maschi, in pratica, i collegamenti tra le lamelle conservano una maggiore funzionalità.
L’altra differenza importante, che spiega perché probabilmente le fratture si verificano più di rado negli uomini rispetto alle donne, sta nel fatto che, contemporaneamente alla perdita di osso adiacente alla cavità del midollo, si va depositando un nuovo strato di osso, come fosse una sorta di vernice esterna: ebbene, anche tale procedimento risulta diversificato tra uomini e donne. La quantità di osso nuovo depositata esternamente nei maschi è infatti di tre volte superiore alle donne. Tornando alla similitudine precedente, è come se gli uomini ricevessero tre mani di verniciatura sulle ossa laddove le donne ne ricevono una soltanto.
Tutto questo contribuisce chiaramente ad aumentare la massa ossea maschile preservando la resistenza dell’osso all’esterno e controbilanciando le perdite all’interno dello stesso.