Insieme alla buona nutrizione, l’esercizio fisico svolge un ruolo fondamentale per la salute delle ossa a ogni età, ma ancor più nei ragazzi. Se l’attività fisica è sempre importante per tutti, è vero che le ossa giovani rispondono alle sollecitazioni degli esercizi più e meglio di quelle adulte: i bambini e gli adolescenti che praticano attività fisica mostrano non a caso un significativo aumento della massa ossea rispetto a chi svolge una vita sedentaria.
Le ore di educazione fisica svolte settimanalmente dai ragazzi a scuola sono in questo senso molto utili, ma non di certo sufficienti. Infatti, come raccomandato dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità), i giovani di età compresa tra i 5 ed i 17 anni dovrebbero praticare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica. Gli esercizi ideali per le ossa sono quelli che sollecitano particolarmente lo scheletro, come la corsa, il salto e i giochi con la palla, ma anche la danza.
L’odierno stile di vita sedentario dei giovani è dunque fonte di preoccupazione per il mondo medico, come ben spiegato in un rapporto di WHO-Europe (l’Ufficio europeo dell’OMS): il tempo trascorso davanti a tv, smartphone ed altri dispositivi mobili dal 2002 ad oggi è in costante crescita. Solo nel 2014 la maggior parte degli adolescenti ha trascorso quasi il 60% del proprio tempo seduto. Il più alto incremento si è osservato nella fascia compresa tra gli 11 e i 13 anni, ovvero proprio durante l’inizio della pubertà, il momento cruciale per lo sviluppo osseo.
D’altra parte va comunque osservato come un’attività fisica esasperata, accompagnata da una eccessiva perdita di peso, sia ugualmente nociva per la salute delle ossa, specialmente nelle ragazze, perché può comportare una riduzione nella produzione degli ormoni sessuali fino alla cessazione del ciclo mestruale, provocando una condizione assimilabile a quella della menopausa, con un’analoga accentuazione della perdita di massa ossea.